La nostra identità lacustre

(Prefazione scritto per ONDAMAGGIORE: progetto di alternanza scuola-lavoro e ricerca socio-culturale e scientifica sull’identità territoriale dell’essere lacustri, rivolto ai ragazzi della classe terza del liceo Sereni di Laveno Mombello, sotto la supervisione di Matteo Spertini ed Erica Belli. primavera 2019, https://onda-maggiore.blogspot.com )

 

Oggi la “nostra identità” e la sua perdita sono temi molto dibattuti. Ma siamo sicuri di sapere a chi e a cosa ci riferiamo quando pronunciamo le parole “nostra” e identità? L’identità è ciò che ci rende unici come persone, gruppi, culture o specie umana. Essa è il risultato di interazioni tra persone, gruppi, culture e tramite gli incontri avvenuti nella storia tra la specie umana e le altre. La nostra identità viene plasmata continuamente, scoprendo il conforto delle uguaglianze e la ricchezza delle differenze.

Per alcuni il Comune di Laveno si identifica con il suo lungolago. Per altri, fra i quali il sottoscritto, l’identità di un paese è molto di più: un intreccio di diverse realtà come per esempio la sua storia industriale, la sua vocazione turistica, il suo essere un nodo di trasporti e commercio, il futuro che sa offrire per i giovani. La nostra identità, come le altre, è un intreccio complesso e interessante, che occorre comprendere, almeno in parte, per immaginare in quale direzione proseguire.

Mentre noi adulti discutevamo, i ragazzi stavano proprio facendo questo: indagavano e provavano ad assemblare le tessere di un mosaico complesso, che aiutasse a definire quella che potremmo chiamare la nostra identità, l’identità di noi gente di lago. Alcuni elementi sono stati scelti forse con ingenuità, evitando i discorsi politici del momento. Più importante è stato cominciare questo lavoro.

Il risultato è la mappa che avete in mano. Non è una mappa geografica che ci permette di andare da A a B, è piuttosto una mappa che ci porta al centro di cose ed eventi che esistono intorno a noi, non solo nello spazio ma anche nel tempo, nell’invisibile del microscopico e dell’immaginario. Una mappa concettuale che aiuta a scoprire un pezzo della nostra identità.

Il lavoro fatto dai ragazzi è un inizio interessante e possiamo solo augurarci che la mappa continui ad evolversi e arrivi a contenere altri elementi che ci aiutano di rispondere alle domande: chi siamo? E come vogliamo vivere? Non solo nel nostro paese ma anche su questo Pianeta. Chi siamo noi che viviamo sul lago Maggiore, le cui acque affluiscono dal Toce e dal Ticino, dai ghiacciai delle Alpi e vanno a incontrarsi nel Mediterraneo con quelle del Danubio, del Nilo e della Moulouya?